La produzione agricola aumentò grazie al miglioramento della resa. A questo riguardo , grandi progressi furono compiuti in Gran Bretagna e nei Paesi Bassi con la selezione dei cereali , il miglioramento dei concimi e degli ingrassi ( impiego di cenere , o della “calcinatura” delle terre silicee) e il perfezionamento degli attrezzi agricoli. Gli Inglesi , preoccupati di migliorare l’aratro al fine di ottenere solchi più profondi , costruirono aratri a orecchia e aratri a più vomeri. Si diffonde la falce lunga più efficace del falcetto, i nuovi tipi di seminatrici ed erpici.
Tuttavia ciò che caratterizza essenzialmente
la rivoluzione agricola nel secolo XVIII è la coltura di nuove piante . La
zucca, il pomodoro e il fagiolo sono legumi che si coltivano negli orti fin dal
sec. XVI . Essi variarono l’alimentazione , il fagiolo specialmente si sostituì
alla fava , o fu utilizzato insieme con essa . Se tuttavia queste piante
migliorarono l’alimentazione, non erano sufficienti a determinare in questo
campo una rivoluzione. Non si può dire
lo stesso del granturco e della patata .
Il primo trasportato
dall’America nella penisola iberica al principio del secolo XVI , era allora ,
nella sua terra d’origine , la base dell’agricoltura india, a partire da sud
dei Grandi Laghi fino alle regioni montagnose dell’attuale Argentina. Il granturco
si estese dapprima nelle regioni mediterranee e alla fine del sec. XVI era
coltivato nelle pianure del Po , del Danubio e in Francia.
Il suo
successo è dovuto al suo notevole rendimento. Mentre il grano presentava, una
resa da 3 a 5 per uno, il rendimento del granturco era in media da 30 a 50 per
uno. Inoltre, essendo, una piantagione nuova , per la maggior parte di quel
tempo non era soggetta a decima, né apprezzata dai proprietari nobili e
borghesi , che per tradizione esigevano grano dai loro fittavoli e mezzadri ,
per cui veniva abbandonato ai contadini. I quali poterono quindi farne
abbondante consumo con poca spesa , sia sotto forma di farinata sia
indirettamente utilizzando il granturco per ingrassare il bestiame . E’ fuori
dubbio che l’estensione della coltura del gran turco migliorò notevolmente
l’alimentazione degli uomini e rinforzò la loro resistenza alle malattie e alla
morte.La coltivazione della patata ha avuto , nelle altre regioni
, analoga importanza. La patata era coltivata sugli altipiani delle Ande al tempo dell’arrivo degli Spagnoli.
All’inizio del sec XVI fu introdotta in Spagna per poi passare in Gran Bretagna
e in Italia. Di qui giunse nelle pianure danubiane , nella Polonia e in
Germania e in Francia.Questo vegetale aveva il vantaggio di crescere
facilmente in zolle povere ed essere
insensibile alle intemperie che affliggono
la produzione del grano. E’ stata chiamata a ragione il “pane del povero”.
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